In Nuova Zelanda, alcune università rinunciano ai software anti-plagio AI e reintroducono gli esami orali interattivi per valutare la comprensione reale degli studenti, contrastando così l’uso illecito di chatbot come ChatGPT. Questa modalità richiede conversazioni personalizzate che i chatbot non possono sostenere, garantendo una valutazione più autentica e lo sviluppo di capacità comunicative e critiche.



