In seguito a un attacco militante mortale in Kashmir, le autorità indiane hanno espulso oltre 1.500 musulmani, inclusi cittadini indiani e rifugiati Rohingya, spesso con la forza e senza processi legali. La repressione, che ha coinvolto anche demolizioni di case e detenzioni, appare parte di una campagna contro le minoranze musulmane nel contesto di tensioni politiche e nazionaliste.




