Una ricerca congiunta della Pennsylvania State University e dell’Università del Connecticut dimostra che, sebbene l’intelligenza artificiale offra potenti strumenti generativi, gli individui con maggiore capacità creativa e intellettuale continuano a produrre risultati più originali. L’AI amplifica le competenze esistenti, non le sostituisce, confermando che la creatività umana mantiene un ruolo centrale e che coltivarla è cruciale per prosperare in ambienti ibridi uomo-macchina.



